Abbiamo appreso con grande dolore della improvvisa scomparsa di Mario Meinero. Meinero, chirurgo di fama internazionale, è stato straordinario interprete di quello spirito internazionalista che ha caratterizzato molti giovani che hanno vissuto l'impegno sociale e politico negli anni '60 e '70. Un impegno che ha fortemente caratterizzato Meinero per tutta la sua vita e che si è innestato in anni recenti anche sulle attività svolte da Boorea. Infatti il chirurgo cuneese, reggiano di adozione, è stato protagonista, tra il 2008 e il 2012, di uno dei progetti più importanti sostenuti da Boorea, quello per portare la laparoscopia negli ospedali palestinesi, in particolare a Ramallah, Hebron e Gaza. Il progetto, finanziato dal Ministero Affari Esteri, gestito da AISPO San Raffaele con la collaborazione della ong GVC, fu supportato in maniera rilevante sul piano economico e progettuale da Boorea e CCPL. Il progetto "Laparoscopia in Palestina" era incentrato anche sulla formazione a distanza dei medici palestinesi, tanto più importante in un contesto come quello palestinese, fortemente segnato nella West Bank dalla occupazione militare israeliana e da condizioni operative estremamente difficili in tutto il Paese per il drammatico e pluridecennale conflitto israeliano-palestinese. Lo straordinario impegno di Meinero per la Palestina e per la solidarietà internazionale si è tradotto in tante altre attività che molte associazioni, a Reggio e non solo, possono testimoniare, come quelle per la realizzazione di un asilo infantile a Seilat nei Territori Occupati. Ai progetti di solidarietà in Palestina è dedicato il numero 45 dei Quaderni di Boorea, il film "E oggi cosa succederà?" realizzato da TRVIDEO nel 2010 e incentrato in gran parte proprio sulla figura di Mario Mainero, un uomo di pace, un grande amico della cooperazione internazionale.